20 giugno 2016 "Giornata mondiale della Rifugiata e del Rifugiato". ATTRAVERSARE I CONFINI


20 giugno 2016
“Giornata mondiale della Rifugiata e del Rifugiato”

Indetta dall’Assemblea delle Nazioni Unite nel 2001, a 50 anni dalla stipulazione della convenzione sui profughi

ATTRAVERSARE I CONFINI
per un’Europa senza fili spinati, muri, lager

NON IN NOME NOSTRO

le GUERRE sostenute o combattute dall’Europa e dall’Occidente che generano morte, distruzione e costringono alla fuga centinaia di migliaia di persone;

le CHIUSURE delle FRONTIERE, il trattamento inumano delle persone che cercano salvezza e futuro nei nostri paesi;

LE POLITICHE, gli ACCORDI e le DECISIONI VERGOGNOSE, NAZIONALI o EUROPEE che siano: accordo con la Turchia ed ora anche con Libia e altri paesi africani, rimpatri forzati, cernite tra profughi, uso della repressione, affarismo “umanitario”, mafie tollerate, in palese violazione della Dichiarazione Universale dei diritti umani;

l’IGNORANZA e l’INDIFFERENZA rispetto alle disparità delle condizioni e dei vissuti di donne e uomini in queste situazioni, benché proprio sulle donne si regga la cura e il sostegno delle persone più fragili;

la DISTINZIONE tra RIFUGIATI, PROFUGHI da GUERRE e MIGRANTI “ECONOMICI” o AMBIENTALI, una forzatura insensata in quanto guerre, persecuzioni, crisi economica globale e disastri ambientali sono cause ormai collegate e tolgono la possibilità di sopravvivenza a intere popolazioni;

Vogliamo anche denunciare la RESPONSABILITÀ di MEDIA E POLITICI nel DIFFONDERE DISINFORMAZIONE, ALLARMISMI INGIUSTIFICATI su un’invasione che non c’è e sull’aumentato rischio di terrorismo. Si tratta infatti di flussi gestibili, ma amplificati e strumentalizzati dai vari “spacciatori” di paura, a fronte dell’ incapacità della classe dirigente di trovare risposte adeguate.

Il dato che invece viene ignorato è l’AUMENTO delle DONNE nel FLUSSO MIGRATORIO in particolare dalla Siria, ma anche da vari paesi africani. Spesso le donne rifugiate provengono da storie di violenza e abusi e durante il percorso – ancora dopo l’arrivo nei nostri paesi- sono costrette ad affrontare altre violenze, molestie, ricatti, sfruttamento economico da parte di altri rifugiati, trafficanti, polizia, senza possibilità di ricorrere alla giustizia e avere protezione.

Ricordiamo a questo proposito la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sessuale in situazioni di conflitto” istituita dalle Nazioni Unite che si celebra il 19 giugno, data che coincide con l’anniversario dell’adozione, nel 2008, della risoluzione 1820 del Consiglio di Sicurezza che condanna l’uso della violenza sessuale come arma di guerra e minaccia alla pace e alla sicurezza globale e dichiara “lo stupro e altre forme di violenza sessuale possono costituire crimini di guerra, crimini contro l’umanità o atti costitutivi verso il genocidio”.

Nella Giornata mondiale della Rifugiata e del Rifugiato

ad un’Europa del filo spinato, dei muri e dei lager, un’Europa arroccata nella paura dell’Altro e del Diverso e nella difesa dei propri interessi,

vogliamo contrapporre

un’Europa dell’accoglienza e dell’ospitalità dove i confini si attraversano per favorire l’incontro tra persone che si riconoscono diverse ma uguali.

Donne in Nero
http://donneinnero.blogspot.it

Riconoscimenti

Donne in Nero, Padova (Italia)
Donne in Nero, Torino (Italia)
Donne in Nero, Fano (Italia)
Donne in Nero, Alba (Italia)
Donne in Nero, Ravenna (Italia)
Donne in Nero, Roma (Italia)

Women in Black, Leuven (Belgio)
Women in Black, Copenhague (Danimarca)
Women in Black, Belgrado (Serbia)
Mujeres de Negro, Santander (Spagna)
Mujeres de Negro, Valencia (Spagna)
Mujeres de Negro, Mallorca (Spagna)
Mujeres de Negro contra la guerra de Madrid (Spagna)

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